Classifica ErzbergRodeo 2024

Chi ha vinto l’Erzberg 2024?

É ancora Manuel Lettenbichler a salire sul gradino più alto del podio nella classifica dell’ErzbergRodeo 2024. Non stanco di avere vinto l’Erzberg nel 2023, ci ha dato dentro anche quest’anno e, come ha detto lui al traguardo: “UNREAL”.

Erzberg 2024 il vincitore

Proviamo però a riavvolgere il nastro.

Il secondo round del Campionato Mondiale Hard Enduro 2024 ci ha portato a Erzberg, in Austria, dove le condizioni meteorologiche variabili hanno lasciato grandi pozze in alcune parti del tracciato e reso le sezioni boschive piuttosto scivolose.

Chris Gunderman è stato il più veloce alla partenza, aggiudicandosi l’holeshot nell’edizione 2024 dell’Erzbergrodeo Hare Scramble. Tuttavia, la gioia non è durata a lungo per l’olandese, poiché Manuel Lettenbichler lo ha raggiunto in un batter d’occhio poco prima di arrivare al CP1.

Da quel momento in poi, con il tracciato libero davanti a sé, il pilota della Red Bull KTM non si è più voltato indietro ed ha progressivamente aumentato il suo vantaggio sul gruppo di inseguitori formato da Teodor Kabakchiev, Will Hoare e Jonny Walker, che hanno cercato di ridurre il gap prima di arrivare a Carl’s Dinner, dove la sfida è diventata davvero tecnica. E qui i piloti ci sono arrivati subito perchè le modifiche al tracciato per questa edizione ha posizionato questa sezione a soli a 30 minuti dalla partenza.

Kabakchiev ha cercato di attaccare il tedesco alla salita del Blacklader, ma per il pilota Sherco è andata rapidamente male poiché è caduto, dovendo tentare di nuovo la salita e permettendo a Mani di estendere il suo vantaggio mentre stava per entrare a Carl’s Dinner.

Il premio per la rimonta del giorno va a Trystan Hart, che è caduto alla prima curva della gara mentre lottava per l’holeshot e ha iniziato a superare i piloti per finire uscendo da Carl’s Dinner in seconda posizione.

Con già due ore di gara alle spalle e alcuni dei suoi principali rivali ancora impegnati a navigare tra i grandi massi, Lettenbichler è entrato nelle sezioni boschive scivolose piene di tronchi, radici e insidiosi off-camber.

Hart, a due chilometri dietro il suo compagno di squadra KTM, era in seconda posizione, mentre Roman stava già puntando alla terza posizione di Graham Jarvis quando hanno raggiunto la sezione Chris’ Stony Party.

Prima di prendere fiato per affrontare l’ultima parte della gara dopo aver conquistato Dynamite (CP 25 dei 27 totali), il vantaggio di Mani era così grande che ha passato l’ultima parte della gara facendo alcune impennate per l’elicottero della diretta.

Quanto ci ha messo a vincere?

Dopo 2h48m, Manuel Lettenbichler è arrivato al traguardo aggiudicandosi la sua terza vittoria consecutiva all’Erzbergrodeo.

Venti minuti dopo, “Il Robot” (Trystan Hart per i meno appassionati) è stato il secondo pilota a vedere la bandiera a scacchi dopo aver praticamente corso la seconda metà della gara da solo.

Mario ha tagliato il traguardo in terza posizione dopo aver dovuto collaborare con Graham Jarvis per uscire dal Motorex Highway – un altro gesto di fair play da parte dei piloti hard enduro in questa sezione che ha causato scompiglio la prima volta che è stata introdotta nella gara nel 2015. Una scena bellissima, tutta da vedere/rivedere.

L’età sembra non pesare molto su Jarvis, che ha appena concluso un solido quarto posto all’Iron Giant a 49 anni.

Il sudafricano Wade Young ha dimostrato ancora una volta che non è necessario un team ufficiale per ottenere un buon risultato nell’hard enduro dopo aver concluso quinto sulla sua GASGAS.

La lotta per il sesto posto non è stata decisa fino all’ultima wallride quando Kabakchiev è arrivato con Jonny Walker proprio sulla sua ruota posteriore e pronto a superarlo. Alla fine, il pilota Beta ha dovuto accontentarsi del settimo posto.

L’ottavo posto assoluto e l’onore di essere l’unico Junior a raggiungere il traguardo sono andati a Mitch Brightmore (TTR Squadra Corse), con Mathew Green (Rigo Racing) che è arrivato al traguardo appena prima del limite delle quattro ore – lo stesso scenario dell’anno scorso per il sudafricano.